Il prestigio del Torneo Sarti è dovuto principalmente alla sua storia, lunga quasi mezzo secolo, e alle sue origini.

Siamo nel 1975: si trattava di un periodo nettamente diverso da quello attuale, allora i tornei al di fuori dei campionati federali si contavano sulle dita di una mano. Per questo l’A.C. Cesena di Dino Manuzzi volle mettere in piedi una competizione che facesse da vetrina per giovani calciatori che giocavano in Romagna e non solo.

Esisteva però una problematica non di poco conto: il Cesena, allora militante in Serie A e quindi squadra professionistica, su regolamento della FIGC non poteva organizzare manifestazioni simili. Per far sì che questa vetrina continuasse ad esistere fu fondamentale Fulvio Valzania: il presidente del Torre del Moro Calcio, fondato pochissimi anni prima, e del club di tifosi “FORZA CESENA”, creò una sinergia con la dirigenza bianconera che portò all’organizzazione della prima edizione del torneo.

L’eco della manifestazione inaugurale fu clamoroso. Dalla vittoria del Bologna nella prima edizione il successo fu talmente grande che per gli anni successivi il Torneo Sarti fu un punto di riferimento per gli osservatori di numerose importanti società di calcio professionistiche: Milan, Inter, ma anche squadre della regione che allora non partecipavano al torneo come SPAL e Forlì seguirono diverse edizioni.


Il torneo fu poi ridenominato “Fratelli Sarti” in onore di due componenti della famiglia cesenate: Giuseppe, ex arbitro professionistico e accompagnatore ufficiale del Cesena Calcio, scomparso prematuramente nel 1966, e Pietro, storico segretario dei bianconeri.

Per il divieto federale sopracitato già dalla seconda edizione, nel 1977, l’organizzazione fu totalmente affidata al Torre del Moro e il torneo nel tempo acquisì ulteriore valore: a parte poche eccezioni, le finali si sono disputate per più di 40 anni nel prestigioso palcoscenico dello Stadio “Dino Manuzzi”. 

Il numero dei partecipanti è cresciuto fino alle venti squadre attuali e il torneo è diventato sempre più “il Torneo della Romagna” per le partite disputate su vari campi dislocati nel territorio, anche per favorire le trasferte alle squadre iscritte: da Massa Lombarda a San Marino, da Russi a Riccione, da Faenza a Forlì, da Meldola a Cervia, oltre naturalmente a Cesena. Il pubblico ha spesso fatto registrare numeri nell’ordine del centinaio di persone, con l’apice in occasione delle finali quando si raggiungono 300-400 spettatori.

Tra le migliaia di calciatori che hanno partecipato al Sarti si annoverano Sebastiano Rossi, Davide Succi, Emiliano Salvetti, Simone Confalone, Marco Bernacci e più recentemente i gemelli Cristian e Stiven Shpendi e Tommaso Berti.